Museo delle Terre Nuove | Sala 11 - LA NASCITA DI CASTEL SAN GIOVANNI - Museo delle Terre Nuove
Castel San Giovanni, fondata nel 1299, assicurò a Firenze un nuovo assetto territoriale e indebolì le signorie nemiche.
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Sala 11

LA NASCITA DI CASTEL SAN GIOVANNI

Castel San Giovanni, fondata nel 1299, assicurò a Firenze un nuovo assetto territoriale e indebolì le signorie nemiche. Il modellino di questa sala, ne presenta l’ipotetica ricostruzione a fine Trecento. Si noterà: la suddivisione in lotti, la Via Maestra (attuale via del Corso) dove si concentravano le principali attività e botteghe e dalla quale si dipartivano i chiassi (vie secondarie), il Palazzo di Arnolfo al centro e le due piazze adiacenti con le due chiese (Pieve di San Giovanni e chiesa di San Lorenzo). Il tutto abbracciato dalla cinta muraria ai lati della quale si trovavano le quatto porte di ingresso alla città.

Approfondimenti


CASTEL SAN GIOVANNI E CASTELFRANCO

È il Villani, nel raccontare la nascita di Castel San Giovanni e di Castelfranco, a restituirci la fase delle origini con maggiori dettagli rispetto alla più laconica documentazione ufficiale. Egli ricorda che «il comune e popolo di Firenze», trovandosi «in assai buono e felice stato» nonostante i tentativi di ingerenza dei Grandi, per rafforzare la propria presenza nel contado e al contempo far «scemare la forza de’ nobili e de’ potenti del contado, e spezialmente quella de’ Pazzi di Valdarno e degli Ubertini ch’erano Ghibellini», ordinò che «nel Valdarno di sopra si facessono due grandi Terre e castella». Nella fattispecie una, Castel San Giovanni, posta tra Figline e Montevarchi e l’altra a Casauberti «a lo ‘ncontro, passato l’Arno con nome Castel Franco». Per invogliare i residenti a trasferirvisi, il Comune si assunse l’onere di affrancare tutti gli «abitanti de’ detti castelli per X anni, d’ogni fazione […] onde molti fedeli de’ Pazzi e Ubertini, e di quegli da Ricasoli, e de’ Conti, e d’altri nobili, per esser franchi si feciono terrazzani de’ detti castelli, per la qual cosa in poco tempo crebbono e multiplicarono assai, e fecionsi buone e grosse terre».
(Il testo è tratto dalla guida del museo, a cura di Claudia Tripodi e Valentina Zucchi, Sagep, 2024)